Avalon

L’ isola di Avalon

E’ da parecchio tempo che sono innamorata e in connessione con questo luogo, che qualche anno fa si è palesato nel mio cammino di viaggiatrice del mondo.

La prima volta che ho sentito il nome Avalon qualcosa è risuonato nel mio cuore e nel giro di pochi giorni mi sono ritrovata con un biglietto andata e ritorno per Bristol.
Appena sono entrata in contatto con la “bolla magica”che racchiude Glastonbury e i suoi dintorni, qualcosa è accaduto… Un grande senso di commozione e di accoglienza ha invaso la mia anima.
 
Prima di partire non ho voluto leggere nulla su questo luogo e tanto meno conoscere la mappa per arrivare al mio alloggio. Avevo deciso di intraprendere un Viaggio libero da ogni tipo di aspettativa e conoscenza pregressa, per sentirmi aperta a ricevere ciò che mi avrebbe donato. E da quel momento la mia vita ha iniziato a cambiare.

Ogni volta che arrivo a Glastonbury il mio cuore batte forte, sorrido continuamente e mi lascio incantare dal suo fascino arcano e misterioso. Ogni volta, questa piccola città del Somerset ricambia a modo suo, sorprendendomi con la meraviglia dei suoi paesaggi e l’ospitalità dei suoi abitanti (umani e non…).

Gli innumerevoli viaggi effettuati in questi anni mi hanno dato la possibilità di esplorare e visitare luoghi leggendari e misteriosi che pensavo potessero esistere solo nelle saghe fantasy, nelle leggende e nei miei film preferti.

Glastonbury, che come una calamita attre persone da tutto il mondo con una sorta di “chiamata” che porta alla scoperta di luoghi mitici testimoni di un lontano passato.

Il Tor

Il Tor  è un’altura  alta circa 160 metri che domina e caratterizza il paesaggio della cittadina di Glastonbury. La parola Tor deriva dalla lingua celtica e significa semplicemente “collina” o “alto colle”.

 
Dall’alto della sua posizione privilegiata, si può scorgere uno sbalorditivo paesaggio con una visuale completa di 360 gradi sui Somerset Levels, un complesso pianeggiante di paludi, che per molto tempo sono state ricoperte da diverse inondazioni. Ciò che maggiormente riconduce questo luogo all’isola di Avalon è il fatto che fino al 1200 circa,  questo colle era un’isola circondata da un mare interno poco profondo, che si formò in seguito all’innalzamento delle acque dopo l’ultima era glaciale.
Quest’isola era collegata alla terraferma da una sottile lingua di terra (come per Saint Michel in Francia) che si estendeva nella zona di Ponter’s Ball: un fossato lungo circa un chilometro costruito durante l’Età del Ferro.
 
La zona pianeggiante dei Levels fu abitata sin dal Neolitico e durante l’Età del Ferro, il territorio paludoso dell’isola era disseminato dai famosi Lake Villages, estesi insediamenti umani su palafitte e piattaforme. Nonostante ciò nella zona del Tor non sono mai stati rinvenuti reperti antecedenti al VI sec.d.C.
Sono diverse le teorie secondo cui l’Isola fosse considerata dalle popolazioni paleocristiane un luogo sacro, un vero e proprio santuario naturale come le vicine Avebury o Stonehenge e la leggenda narra che Glastonbury sia stata l’Isola di Avalon. Ponter’s Ball rappresenterebbe quindi un “temenos”, ovvero un confine costruito per demarcare l’inizio del territorio sacro.